
20 Feb OSTEOPATIA PEDIATRICA
In gran parte delle nazioni del Nord Europa, in Canada e negli Stati Uniti, c’è una pratica che sta diventando sempre più comune: portare il neonato dall’osteopata, già dopo pochi giorni dalla nascita. E non è una formalità o un eccesso di cure; si tratta di un metodo valido per agire in modo preventivo sulle eventuali disfunzioni del bambino.
L’osteopatia ruota intorno all’equilibrio psicofisico. Il suo obiettivo è quello di mantenere i pazienti al meglio delle loro potenzialità, agendo su tutti i distretti del corpo sia in modo curativo che preventivo.
Ma che cosa può fare l’osteopata per un bambino, ed in che modo lo fa? Nelle prossime righe avrai modo di scoprirlo.
La prima visita del neonato dall’osteopata
Durante la prima visita dall’osteopata, il professionista esamina il bambino partendo solitamente dal cranio. Questa è la zona più esposta, durante il parto, alla possibile nascita di problemi. Infatti:
- Nel caso di parto naturale, lo scorrimento della testa lungo il canale del parto sottopone le ossa del cranio a una certa pressione. Questa pressione può essere asimmetrica, eccessiva, o per qualunque altra ragione può creare disfunzioni nel bambino. A tal proposito, dobbiamo ricordarci che al momento del parto queste ossa sono ancora molto malleabili: siamo noi adulti che abbiamo “la testa dura”!
- Nel caso di parto cesareo, le ossa del cranio vanno incontro ad un repentino sbalzo di pressione. Quando il neonato giunge all’ambiente esterno, passa da una condizione di notevole pressione ad una pressione pressoché nulla. Lo sbalzo può causare problemi; questi possono ripararsi da soli con la crescita, ma l’aiuto dell’osteopatia può dare un buon contributo.
Fin dai suoi primi attimi di vita, quindi, il neonato è esposto a delle forze che tendono a modificare la struttura delle sue ossa craniche. Ma anche altri distretti del corpo, nelle prime settimane di vita, possono andare incontro a stress eccessivi.
L’osteopata, usando la palpazione e la sua esperienza, potrà andare ad esaminare la condizione del neonato da diversi punti di vita. Nel caso di disfunzioni, può intervenire con una leggera pressione a correggere il problema:
un esempio è la plagiocefalia –lo schiacciamento del cranio da un lato-, per la quale si registrano tassi di successo molto alti con la pratica osteopatica.
Non solo il neonato
Durante le settimane successive al parto, anche l’organismo della mamma va incontro ad un riequilibrio importante. Il dono della vita è meraviglioso, ma sottopone il nostro corpo ad uno stress notevole.
Quando si accompagna il bambino dall’osteopata, è un bene che anche la mamma colga l’occasione per farsi visitare dal professionista e magari, a sua volta, iniziare un percorso di osteopatia. Questo può aiutare a recuperare più facilmente la piena forma di salute, ad alleviare lo stress fisico e a facilitare il rilassamento.
Molte donne che hanno scelto l’osteopatia post-parto hanno riscontrato un recupero più rapido, sia a livello fisico che mentale. Inoltre è un momento di condivisione con il bambino che riguarda uno degli aspetti più importanti della nostra vita: la salute e l’equilibrio dell’organismo.